How Dead People Do Battle with Sin/it

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{{MasterHeader |author= John Piper |partnerurl= http://www.desiringgod.org |partner= Desiring God |date= 1 January 1995 |other= |categorytopic= Sanctification & Growth |mediatype= Article |lang= Italian |editor= n/a |translator= Salvatore Costanzo |levels= 1|reviewed=Not Reviewed|newtitle=Come Fanno i Morti a Lottare Contro il Peccato}}  
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{{info|Come Fanno i Morti a Lottare Contro il Peccato}}Incise nella corteccia di ogni albero del giardino di Dio risiedono le parole, "Se muore, produce molto frutto” (Giovanni 12:24). Tre parole che vengono marchiate a fuoco nella carne di ogni Cristiano: “VOI… SIETE… MORTI” (Col. 3:3). La confessione più sentita di ogni credente è, "Io sono crocifisso con Cristo" (Gal. 2:20).<br>  
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Incise nella corteccia di ogni albero del giardino di Dio risiedono le parole, "Se muore, produce molto frutto” (Giovanni 12:24). Tre parole che vengono marchiate a fuoco nella carne di ogni Cristiano: “VOI… SIETE… MORTI” (Col. 3:3). La confessione più sentita di ogni credente è, "Io sono crocifisso con Cristo" (Gal. 2:20).<br>  
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Ma a cosa si riferisce? Chi è morto quando sono diventato Cristiano? Risposta: La mia “carne” è morta. “E coloro i quali sono di Cristo hanno crocifisso LA CARNE” (Gal. 5:24). <br>Ma a cosa si riferisce il termine "carne"? Non alla mia pelle. Non al mio corpo. Esso può divenire strumento di giustizia (Rom. 6:13). Le “opere della carne” sono rappresentate da cose quali idolatria e discordia, ira e gelosia (Gal. 5:20f.). Si tratta di atteggiamenti e non semplici atti immorali del corpo.<br>  
Ma a cosa si riferisce? Chi è morto quando sono diventato Cristiano? Risposta: La mia “carne” è morta. “E coloro i quali sono di Cristo hanno crocifisso LA CARNE” (Gal. 5:24). <br>Ma a cosa si riferisce il termine "carne"? Non alla mia pelle. Non al mio corpo. Esso può divenire strumento di giustizia (Rom. 6:13). Le “opere della carne” sono rappresentate da cose quali idolatria e discordia, ira e gelosia (Gal. 5:20f.). Si tratta di atteggiamenti e non semplici atti immorali del corpo.<br>  

Current revision as of 19:25, 11 August 2008

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Incise nella corteccia di ogni albero del giardino di Dio risiedono le parole, "Se muore, produce molto frutto” (Giovanni 12:24). Tre parole che vengono marchiate a fuoco nella carne di ogni Cristiano: “VOI… SIETE… MORTI” (Col. 3:3). La confessione più sentita di ogni credente è, "Io sono crocifisso con Cristo" (Gal. 2:20).

Ma a cosa si riferisce? Chi è morto quando sono diventato Cristiano? Risposta: La mia “carne” è morta. “E coloro i quali sono di Cristo hanno crocifisso LA CARNE” (Gal. 5:24).
Ma a cosa si riferisce il termine "carne"? Non alla mia pelle. Non al mio corpo. Esso può divenire strumento di giustizia (Rom. 6:13). Le “opere della carne” sono rappresentate da cose quali idolatria e discordia, ira e gelosia (Gal. 5:20f.). Si tratta di atteggiamenti e non semplici atti immorali del corpo.

La cosa che più di tutte si avvicina alla definizione biblica della carne risiede nei Romani 8:7-8, “ La mente della carne è in rivolta contro Dio, poiché essa non si sottomette alla legge di Dio e neanche potrebbe. Coloro i quali vivono secondo la carne non posso piacere a Dio."

Dunque la carne rappresenta il vecchio “me” che un tempo si ribellava a Dio. Nella carne sono stato ostile e insubordinato. Odiavo il pensiero di ammettere che ero corrotto dal peccato. Mi sono opposto all’idea che ciò di cui avevo più bisogno fosse un buon medico che mi facesse stare bene. Nella carne mi sono fidato della saggezza mia e non di quella di Dio. Dunque niente di ciò che ho fatto secondo la carne potrebbe piacere a Dio, perché “senza fede è impossibile piacergli (Ebrei 11:6). E la carne ozia dalla fede.

Dunque “la carne” rappresenta il vecchio me senza fede e fiducioso solo in sé. E' questo ciò che è morto quando Dio mi ha salvato. Dio ha chiuso le arterie del mio vecchio e scettico cuore di pietra, e quando esso è morto, Egli l'ha tirato fuori e mi ha donato un nuovo cuore (Ezechiele 36:25).

"Dove sta la differenza tra il nuovo r pulsante cuore e quello vecchio che è morto? La risposta ci è data dai Galati nel passo 2:20. Il passo dice,“Io sono crocifisso con Cristo. . . e la vita che ora vivo nella carne, LA VIVO NELLA FEDE del Figlio di Dio, che mi ha amato, e ha detto se stesso per me.” Il vecchio cuore che è morto riponeva la propria fiducia in sé stesso; il nuovo cuore si piega ogni giorno a Cristo.

Questa è la risposta che è data alla nostra prima domanda: Come fanno i morti a lottare contro il peccato? Lottano contro il peccato, riponendo la loro fiducia verso il Figlio di Dio. Essi sono morti rispetto alle menzogne di Satana, menzogne che fanno più o meno così: “Sarai più felice se riporrai fiducia sulle tue idee sul come essere felice invece di fidarti dei consigli e delle promesse di Cristo.” Sono morti dei Cristiani per questo inganno. Dunque il modo per combattere Satana è fidarsi dei sentieri e delle promesse di Cristo e credere che esse siano migliori di quelli di Satana.

Questo modo di lottare contro il peccato viene chiamato “combattimento della (1 Tim. 6:12; 2 Tim. 4:7). Le vittorie di questa lotta sono chiamate “L’opera della”(1 Tess. 1:3; 2 Tess. 1:11). E in questo conflitto i Cristiani “diventano benedetti dalla fede” (Atti 26:18; 2 Tessanolicesi 2:13).

Fermiamoci un attimo a riflettere su questo lotta per la fede. Non è proprio come giocare a fare la guerra con proiettili di gomma, c’è in gioco l’eternità. Nei Romani 8:13 troviamo un passo chiave: “Se vivete secondo la carne , voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete." Ciò è stato scritto per coloro i quali si professano Cristiani e il punto che viene messo in evidenza è dato dal fatto che la nostra vita eterna dipende dalla nostra lotta contro i peccati.

Ciò non significa che respingere il peccato ci garantisca l'accesso alla vita eterna. No, è “attraverso lo Spirito” che lottiamo. Egli otterrà la gloria, non noi. Nemmeno nei Romani, al passo 8:13, si vuol far riferimento al fatto lottiamo con un senso d’angosciante incertezza nei confronti della vittoria. Al contrario, proprio quando combattiamo abbiamo la certezza che "Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento, fino al giorno di Cristo Gesù” (Filip. 1:6). Nemmeno nei Romani al passo 8:13, si vuol far riferimento al fatto che dobbiamo essere immediatamente perfetti nella nostra vittoria contro il peccato. Paolo rinuncia alla rivendicazione della perfezione (Filip. 3:12).

La richiesta che viene fatta nei Romani, al passo 8:13, non è d'innocenza , ma di implacabile lotta contro il peccato, ciò risulta assolutamente essenziale nella vita Cristiana, altrimenti non daremmo prova che la carne sia stata crocifissa. E se la carne non fosse stata crocifissa non apparterremo a Cristo (Gal. 5:24). La posta in palio di questa battaglia è troppo alta, non stiamo giocando a fare la guerra. L’esito di questa battaglia è il paradiso o l'inferno.

Allora come fanno i morti “a far morire le (peccaminose) opere del corpo”? Abbiamo risposto, "Attraverso la fede!" Ma che cosa vuol dire? Com'è possibile combattere il peccato attraverso la fede?

Immaginiamo che io venga tentato dalla lussuria e nella mia testa compaiano delle immagini sessuali che mi invitano a inseguirle, il modo con cui questa tentazione riesce ad acquisire potere è persuadermi a credere che riuscirò a essere più felice se la inseguirò. Il potere di tutte le tentazioni è dato dalla prospettiva che esse mi renderanno più felice. Nessuno pecca, aldilà del senso del dovere, quando ciò che in realtà si vuole è giusto

Quindi cosa dovrei fare? Alcune persone direbbero, “Ricordati del comandamento di Dio di essere santo (1 Pietro 1:16) ed esercitare la tua volontà e di obbedire poiché egli è Dio!” But something crucial is missing from this advice, namely, FAITH. Molte persone cercano un miglioramento spirituale, per chi non ci riesce, "La vita che ora vivo nella carne, la vivo NELLA FEDE" (Gal. 2:20). Molte persone provano ad amare chi non lo capisce, “Quel che vale è LA FEDE operante per mezzo dell’amore” (Gal. 5:6).

La lotta contro la lussuria (o avarizia o paura o qualsiasi altra tentazione) è una lotta che va combattuta attraverso la fede, altrimenti il risultato sarà il legalismo. Proverò a spiegare come combattere il peccato attraverso la fede.

Quando arriva la tentazione della concupiscenza, il passo dei Romani 8:13 dice, "Se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi vivrete.” Mediante lo Spirito! A cosa si riferisce? Al di fuori di ogni corazza, Dio ci offre un solo pezzo per uccidere Satana: La spada. Essa viene chiamata la spada DELLO SPIRITO (Efes. 6:17). Dunque quando Paolo dice, “Mortificate i peccati mediante lo Spirito," Ho preso questo per voler dire che, dipende dallo Spirito, in particolar modo dalla sua spada.

Cos'è la spada dello Spirito? E’ la parola di Dio (Efes. 6:17). E’ così che si giunge alla fede. "La Fede giunge ascoltando sempre più la parola di Dio" (Romani 10:17). La parola di Dio apre un varco tra la foschia creata delle menzogne di Satana e mi mostra dove risiede la felicità vera e duratura. E così la parola di Dio mi aiuta a smettere di credere ai possibili peccati che mi rendono felice, e invece mi induce a credere nella promessa di gioia di Dio (Salmo 16:11).

Mi chiedo quanti credenti oggi si rendano conto che fede non significa semplicemente credere che Cristo sia morto per i nostri peccati. La fede è anche essere sicuri che i Suoi modi siano meglio dei peccati. Il suo volere è più saggio. Il suo aiuto è più sicuro. Le sue promesse più preziose. E la sua ricompensa più gratificante. La fede ha inizio volgendo uno sguardo al passato verso la croce, ma essa vive volgendo sguardo al futuro verso le promesse. Abramo è cresciuto forte nella sua FEDE…convinto a pieno che Dio fosse capace di fare ciò che Egli aveva PROMESSO” (Rom. 4:20f.). “La fede è certezza di cose che si SPERANO” (Ebrei 11:1).

Quando la fede prende il sopravvento sul mio cuore, sono soddisfatto di Cristo e delle sue promesse. E' questo ciò a cui Gesù faceva riferimento quando disse, “Chi CREDE in me non avrà MAI SETE” (Giovanni 6:35). Se la mia sete di gioia, significato e passione è soddisfatta dalla presenza e dalle promesse di Cristo, la forza dei peccati viene spezzata. Non ci lasciamo tentare da qualcosa di comune come un hamburgher, quando siamo in grado di vedere una succulenta bistecca cuocere sulla griglia.

La lotta per la fede rappresenta la lotta per restare gratificati da Dio. “Per fede Mosè. . . Abbandonò gli effimeri piaceri dei peccati... aveva lo sguardo rivolto verso la ricompensa” (Ebrei 11:24-26). La fede non si accontenta degli “effimeri piaceri.” Essa è affamata di gioia. E la parola di Dio dice, “C'è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno" (Salmo 16:11). Dunque la fede non verrà distolta dal peccato. Essa non cederà con così tanta facilità nella sua ricerca per la massima gioia.

Il ruolo della parola di Dio è quello di alimentare la fame per la fede di Dio, facendo così il mio cuore si abitua a stare lontano dal ingannevole gusto del desiderio. Dapprima il desiderio comincia a ingannarmi facendomi pensare che mi lascerei sfuggire delle grandi opportunità di gratificazione se seguissi la strada della purezza, ma poi afferro la spada dello Spirito e comincio a combattere. Ho letto che è meglio cavarmi gli occhi piuttosto che desiderare (Matteo 5:29). Ho letto che se penso a cose che sono pure,belle ed eccellenti la pace di Dio sarà con me (Filip. 4:8f.). Ho letto che porre la mente sulla carne porta alla morte, ma porre la mente sullo Spirito porta vita e pace (Rom. 8:6).

E quando prego per la mia fede, di essere gratificato dalla pace e dalla vita di Dio, che la spada dello Spirito ricavi lo strato di zucchero dal veleno della concupiscenza. Lo vedo per quello che risulta essere. E con la grazia di Dio, l'allettante potere del desiderio viene spezzato.

E’ così che i morti lottano contro il peccato. Questo è ciò che significa essere Cristiano. Siamo morti nel senso che il vecchio sé non credente (la carne) è morto, al suo posto c’è una nuova creazione. Ciò che la rende nuova è la FEDE. Non si tratta di volgere lo sguardo al passato verso il credo della morte di Gesù, ma di volgere questo sguardo al futuro verso il credo delle promesse di Gesù. Non si tratta solo di essere certi di ciò che ha fatto in passato, ma di essere anche gratificati da ciò che farà in futuro

Con l’eternità completamente posta sull’ago della bilancia, noi combattiamo la lotta per la fede. Il nostro nemico principale è dato dalla menzogna che dice che il peccato renderà il nostro futuro più felice. La nostra arma principale è data dalla Verità che dice che Dio renderà il nostro futuro più felice. E la fede rappresenta la vittoria che sconfigge la menzogna, poiché la fede è gratificata attraverso Dio.

La sfida che ci si presenta dunque non riguarda semplicemente il fare ciò che Dio dice perchè Egli è Dio, ma di desiderare ciò che Dio dice perché Egli è cosa giusta. La sfida non riguarda semplicemente il rincorrere la bontà, ma preferire la bontà. La sfida è rappresentata dal alzarsi al mattino e meditare con devozione sulle Sacre Scritture fino a quando non proviamo gioia e pace nel credere “alle preziose e grandi promesse" di Dio (Rom. 15:13; 2 Pietro 1:4). Con questa gioia posta dinnanzi a noi, i comandamenti di Dio non saranno gravosi (1 Giovanni 5:3) e il compenso del peccato sembrerà troppo breve e troppo superficiale per allettarci.

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